Insigne Pieve Collegiata di San Giovanni Apostolo Evangelista
La Collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista è l'attuale chiesa del paese di Santa Maria a Monte. La sua edificazione risale alla metà del XIV secolo, per mano dei fiorentini; questi avevano conquistato militarmente il paese all'inizio del secolo, precisamente nel 1327, apportando ad esso nel tempo numerose modifiche. Una tra queste è proprio la suddetta Collegiata: infatti, fino a quel momento, la chiesa in cui veniva celebrato il culto era la Pieve, situata in rocca che, col tempo, era passata da essere un piccolo oratorio dedicato alla Madonna ad essere una vera e propria chiesa, a seguito dei numerosi ampliamenti apportati. Il governo di Firenze, tuttavia, a seguito dell'incendio che recò gravi danni alla Pieve, ne impose la demolizione, con successiva costruzione di una nuova chiesa situata in una zona meno elevata del paese. Nacque così la Collegiata di San Giovanni, costruita prevalentemente riutilizzando materiali provenienti dai ruderi dell'antica chiesa. Anche per la realizzazione del campanile, i fiorentini decisero di impiegare a tale scopo la torre d'avvistamento a fianco della quale si era appositamente deciso di collocare l'edificio religioso, modificandone leggermente la forma e gli spazi per renderla atta all'uso. E' dunque possibile affermare che questa chiesa sia apparsa nuova nella struttura e nella collocazione ma che, a livello di materiali, quelli nuovi rispetto all'antica pieve siano ben pochi; anche per quanto riguarda gli interni, si suppone che buona parte provengano, direttamente o a seguito di rielaborazioni, dall'antica Pieve; un esempio di questo è senza ombra di dubbio il pulpito, risalente al XIII secolo.
Ad oggi la chiesa è situata in Via Roma, a metà di quella via che nel paese è nota come Renaio, il suo edificio è collocato in continuità con altre abitazioni e la sua facciata frontale si affaccia su quella un tempo nota come Piazza del Mercato e adesso ribattezzata Piazza Don Lelio Mannari.
La facciata della chiesa si compone di una grande porta in legno sulla quale sono intagliate volute e cherubini attorno allo stemma vescovile; sulla parete ad entrambi i lati di questa si trovano due lapidi di marmo: quella di sinistra risale al XV secolo e riporta testimonianza della costruzione della Collegiata a seguito della rovina dell'antica chiesa e dichiara la data di consacrazione di questa, il 29 settembre 1466; quello di destra ricorda e cita le ultime volontà del sacerdote Santi Politi.
All'interno la chiesa si compone di una singola navata, terminante con tre cappelle absidali. Al centro è collocato l'altare principale, al di sopra del quale è esposto il crocifisso in legno, opera del Maestro di Camaiore e databile alla metà del XIV secolo; trova invece posizione, nella cappella absidale destra una statua lignea raffigurante la Madonna in trono con Bambino, datata al 1255. Si trovano poi, rispettivamente sulla sinistra e sulla destra dell'altare maggiore altri due altari con posizionati sopra archi a tutto sesto, all'interno dei quali sono contenute tele raffiguranti S. Giovanni nel primo e S. Antonio da Padova nel secondo. Altri due altari in pietra serena si trovano sulle pareti destra e sinistra dirigendosi verso il portone; collocati sopra questi sono ancora dei dipinti raffiguranti rispettivamente l'Annunciazione e la Madonna del Carmine.
Nella chiesa sono contenute opere d'arte di notevole valore e fattura, tra le quali si distinguono principalmente il già menzionato pulpito, sovrastante l'ingresso laterale alla chiesa, il fonte battesimale - opera quattrocentesca di Domenico Rosselli -, collocato in una nicchia al termine della parete sinistra dirigendosi verso il portone, ed infine i suddetti crocefisso e statua raffigurante la Madonna.
Nella storia questo edificio ha subito numerose modifiche e ristrutturazioni, in particolar modo a seguito della seconda guerra mondiale, durante la quale i bombardamenti avevano arrecato ingenti danni al tetto e rovinato diverse tele conservate all'interno.
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